Difficili ribassi. Permane la preoccupazione per la Peste Suina Africana.
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Il mercato, dopo la sosta di lunedì, contrariamente alle aspettative, ha segnato solo aumenti.
Nel mercato interno, da segnalare la stabilità dei grani, e del mais nazionale, dove le voci di scarse rese mantengono stabile l’alimentare e il 5 ppb, penalizzando un poco il 103 che risente anche della crisi dovuta alla Peste Suina Africana.
A tale proposito nell’ordine ed in misura diversa le materie prime che risentiranno maggiormente di questo flagello (che auguriamoci non debordi nel Cremonese e Bresciano, o comunque da altre parti) sono: crusca, orzo e farina di soya.
Ritornando al mais le voci di rese ridotte sono diffuse anche in vari areali dell’Europa. Questo fa sì che manchino quotazioni sui mesi specie via camion/treno.
I cruscami sono scesi e se qualcuno fosse interessato a crusca a 110€ arrivo per settembre contatti lo studio (OCC). I proteici secondari sono in leggerissimo ridimensionamento mentre le farine di soya cercano una ripresa che il mercato di base gli sta consigliando/permettendo.
Notizie riguardo alla nuova normativa EUDR (Regulation on Deforestation Free Products) che attendiamo con ansia, potrebbe favorire l’origine.
USA. Ieri i ben informati sostenevano un costo possibile in più tra i 35/40$ tonnellata! Intanto sulla far soya sia proteica che 44% si segnala il corto di merce disponibile sia a Ravenna che Venezia con lunghe file al carico. Ed anche problemi qualitativi inerenti colore e granulometria. Foraggi stabili e fibrosi pure stabili anche se le bucce di soya a Ravenna sono poche. Polpe bietola sempre troppo care.
Fare attenzione! Da settimane abbiamo valori di materie prime in “comfort-zone” non aspettatevi grandi ribassi, e ricordatevi che ci sono due guerre in atto e un golfo in mano ai terroristi, nonché una latente guerra di dazi con la Cina.
Pertanto, ricordatevi che “errare è umano perseverare è diabolico”.
Per il mondo delle bioenergie, è possibile fissare della crusca in foglia a 110€ ton per settembre, e delle polpe surpressate umide sino ad ottobre a valori che si attestano in base alla logistica tra i 55€ e i 60€ alla tonnellata, ci sarà a breve una maggior disponibilità di semola umida, e di Corn Step (liquido di macerazione del mais). Si profila la possibilità da settembre di avere mais bionergetico in gran parte su camion fissi.
Indici Internazionali al 4 settembre 2024
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.947 punti, il petrolio wti è sceso a circa 70 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,10551 ore 08,4.
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Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it
L'articolo “Cereali e dintorni”: materie prime in “comfort zone” proviene da Quotidianoweb.it.