Nel corso della prima decade di gennaio si renderanno operative due importanti novità già anticipate nei precedenti articoli, si tratta della nuova classificazione Ateco 2025, che sostituisce l’attuale versione della classificazione Ateco 2007, (entrerà in vigore il primo gennaio, ma la piena operatività si raggiungerà entro il 1° aprile 2025) e l’obbligo per gli istituti di credito di offrire i bonifici istantanei allo stesso costo dei bonifici ordinari.
Per quanto riguarda i codici Ateco, ai fini fiscali non scatterebbe l’obbligo di presentare dichiarazione di variazione dati, dovrebbe rimanere la facoltà per il contribuente di potere comunicare una nuova codifica ritenuta più adatta alla propria attività, mentre i nuovi codici dovranno essere utilizzati, non soltanto, per finalità amministrativa e fiscale, ma anche per gli adempimenti di natura statistica.
Il processo decisionale di revisione della classificazione economica è stato avviato, a livello europeo, nel 2018 con la revisione della NACE Rev. 2. A livello nazionale, la migrazione verrà seguita e curata dal cd. Comitato Ateco, composto da esperti statistici, rappresentanti di istituzioni, enti amministrativi ed organizzazioni imprenditoriali.
Il Comitato Ateco, ai fini di coordinamento, procederà a cooperare con l’Istat, con il sistema camerale (Camere di commercio, Unioncamere e InfoCamere), dopo aver sentito il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il sistema fiscale (Agenzia delle entrate e Sogei), quali enti responsabili di registri di unità economiche sia statistici sia amministrativi con lo scopo di portare avanti una strategia comune per l’implementazione operativa di Ateco 2025.
Gli operatori Iva dovranno utilizzare i codici attività indicati nella nuova classificazione Ateco 2025 negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate, salva diversa indicazione riportata nelle istruzioni dei modelli fiscali.
Come anticipato l’adozione della riclassificazione non comporta l’obbligo di presentare la dichiarazione di variazione, tuttavia, Ateco 2025 introdurrà modifiche sia nella struttura dei codici sia nei rispettivi titoli e contenuti, di conseguenza ove il contribuente ritenesse necessario comunicare all’Agenzia delle entrate la nuova codifica dovrà: se iscritto nel Registro delle imprese delle Camere di commercio, effettuare la dichiarazione utilizzando la Comunicazione Unica (ComUnica o Dire), mentre per coloro che non sono iscritti al Registro delle imprese, si dovrà utilizzare uno dei modelli pubblicati sul sito internet dell’Agenzia delle entrate ovvero utilizzando l’apposito software gratuito reso disponibile dall’Agenzia delle entrate mediante la Sogei.
Riguardo alle finalità statistiche di competenza dell’Istat, dal 1° aprile 2025 tutti gli utenti del Portale statistico delle Imprese “Statistica&Imprese” potranno verificare l’attività economica svolta, tramite l’accesso al link dedicato https://imprese.istat.it/
I bonifici istantanei sono disponibili in Italia dal 2017, ma è negli ultimi anni che il loro utilizzo è cresciuto in modo significativo. Attualmente, il 19,67% dei bonifici effettuati in Europa avviene tramite questa modalità mentre in Italia 341 operatori offrono già il servizio.
Dal 9 gennaio 2025, grazie all’applicazione del regolamento europeo sui pagamenti istantanei, il costo di questi servizi dovrà essere equiparato a quello dei bonifici ordinari dal momento che il regolamento europeo, introdotto nella primavera del 2024, ha imposto una serie di norme mirate a rendere più accessibili i bonifici istantanei.
Tra queste, spiccano l’obbligo per gli istituti di credito di offrire il servizio di trasferimento istantaneo a tutti i clienti e l’obbligo di verificare automaticamente il beneficiario del pagamento, garantendo maggiore sicurezza. L’aspetto più significativo sarà la parità di costo tra i bonifici ordinari e quelli istantanei, un’attività che è il risultato di un crescente bisogno di strumenti di pagamento rapidi che, nel settore imprenditoriale dove la velocità delle transazioni può fare la differenza, renderà più efficiente il processo decisionale e dei pagamenti.
Il Ministero del Tesoro ha annunciato l’introduzione di sanzioni per le banche che non si adegueranno alle nuove regole nei primi mesi del 2025 e la possibilità, per i clienti che dovessero trovarsi ancora a pagare tariffe superiori per i bonifici istantanei, di poter presentare un reclamo all’arbitro bancario.
Mario Vacca
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it
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